Rondini

Rondini

Mi capita in questo periodo di guardare il cielo e di chiedermi dove sono le nostre

rondini…sono già andati via…? Allora il ricordo e la fantasia si uniscono e volano con loro…accompagnati da questa bellissima canzone del nostro amato Lucio.

Eccone una, un’altra vicino e ancora laggiù altre quattro che vengono verso di me. Volano basso, sembrano cadere, un po sperdute…tutti insieme giocano nell’aria ancora tiepida quest’anno. S’incrociano e si sfiorano una con l’altra…radendo gli spigoli dei tetti per entrare nel loro nido sotto le gronde.
Guarda…quella…quanto è grande, mi stride…sembra che mi parli…mi saluta sfiorando a un palmo il terreno con l’obliqua ala nero splendente.

Quale meraviglia queste bianconere creature che fanno gioire tutta l’aria dell’intorno…che spettacolo ci danno prima che il giorno scompare dietro quel monte… e che meraviglia quando tutti insieme iniziano il loro avventuroso viaggio d’oltre mare.

Vi aspetto dolci rondini che venite a riempire l’immenso azzurro cielo con il vostro incrociar veloce. A riscaldare il cuore dopo il freddo inverno e a portare amore con il vostro stridulo cantare.
E cosi nel guardare la vostra partenza…sogno nel mare dei sogni…

Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali e
mescolarmi con l’odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
e con la polvere dei sogni volare e volare
al fresco delle stelle,, anche più in là

Vorrei girare il cielo come le rondini
e ogni tanto fermarmi qua e là
aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
e come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
per capire cosa succede dentro
e cos’è che lo muove
e da dove viene ogni tanto questo strano dolore

Vorrei capire insomma che cos’è l’amore
dov’è che si prende, dov’è che si dà