Mi capita in questo periodo d'inverno la voglia di sentire quel tepore estivo,
quelle giornate calde e di guardare il cielo e di chiedermi dove sono le nostre
rondini...sono andate via andati via...nei paesi caldi...
Allora il ricordo e la fantasia si uniscono e volano con loro...accompagnati da questa bellissima canzone del nostro amato Lucio.
Eccone una, un'altra vicino e ancora laggiù altre quattro che vengono verso di me. Volano basso, sembrano cadere, un po sperdute...tutti insieme giocano nell'aria ancora tiepida quest'anno. S'incrociano e si sfiorano una con l'altra...radendo gli spigoli dei tetti per entrare nel loro nido sotto le gronde.
Guarda...quella...quanto è grande, mi stride...sembra che mi parli...mi saluta sfiorando a un palmo il terreno con l'obliqua ala nero splendente.
Quale meraviglia queste bianconere creature che fanno gioire tutta l'aria dell'intorno...che spettacolo ci danno prima che il giorno scompare dietro quel monte... e che meraviglia quando tutti insieme iniziano il loro avventuroso viaggio d'oltre mare.
Vi aspetto dolci rondini che venite a riempire l'immenso azzurro cielo con il vostro incrociar veloce. A riscaldare il cuore dopo il freddo inverno e a portare amore con il vostro stridulo cantare.
E cosi nel guardare la vostra partenza...sogno nel mare dei sogni...
Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali e
mescolarmi con l'odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
e con la polvere dei sogni volare e volare
al fresco delle stelle,, anche più in là
Vorrei girare il cielo come le rondini
e ogni tanto fermarmi qua e là
aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
e come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.
Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
per capire cosa succede dentro
e cos'è che lo muove
e da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos'è l'amore
dov'è che si prende, dov'è che si dà