E guardo danzar
le fiamme intorno
a un tronco di legno
di quercia
dentro la nera bocca del
vecchio camino della amata
campagna.
L'abbraccian,
lambiscono
insieme
se pur dura la pelle
a tante carezze
e dolci lusinghe
con immenso calor, lui
rosso d'amor s'incendia
e s'infiamma.
Fissando, sognando rimango
nel tempo, che ormai ha perso
per me il giusto valor
…
D'un tratto...fu un colpo,
un vento, un subbuglio...
la porta...s'apri...
...un soffio,
la lume dell'allegra candela,
fece morir
e pur le danze innocenti
delle ombre sui
muri...Ahimè...! perir.
Cosi il tuo entrar ansante
e impetuoso riempi quella stanza
di luce nel buio.
I miei occhi non vide,
l'altro non senti
ma il cuore pulso
più attento e veloce
più caldo e intenso
vide e udi.
La noia d'incanto spari
la gioia...amata compagna...
d'incanto fu lì.
Non pensai, non parlai,
fu la mia anima a sentir
e a dir e ridir
con la sua unica voce
parlò con la tua per
un solo momento
quello bastò per sentir
il mio cuor l'abbraccio
che chiama l'amor.
Copy Right Stanislao Ricciardi 25.01.2013